La Tenuta di Petrolo, di proprietà da quattro generazioni dalla famiglia Bazzocchi-Sanjust, e attualmente condotta da Luca Sanjust, sorge nella Val d’Arno di Sopra, ai confini con il versante sud-est dei monti del Chianti Classico, caratterizzata da un terreno con presenza di galestro, alberese e arenaria con argilla.
La Tenuta si estende su 272 ettari a un’altezza compresa tra i 250 e i 400 metri s.l.m., in una zona particolarmente adatta alla creazione di vini di grande qualità. Oggi concentra la sua attività nella produzione di vini di pregio, olio extra vergine di oliva biologico IGP Toscano e, sin dagli anni ’80, comprende anche un agriturismo in una splendida cornice rurale Toscana.
Dalla seconda metà degli anni ’80, la produzione vitivinicola aziendale ha puntato a far nascere solo vini di carattere, legati al territorio grazie ai vitigni a maggioranza Sangiovese, poi Merlot e con un piccolo appezzamento di Cabernet Sauvignon; e continua a farlo attraverso un attento processo di selezione delle uve, una bassa produttività per pianta e uno scrupoloso lavoro in cantina, dove l’uomo tende a valorizzare, senza sciuparlo, il frutto della natura.
Negli anni Cinquanta, si contavano 1500 piante per ettaro, per una produzione complessiva di 3500 ettolitri di vino, oggi, con 5500 piante per ettaro, l’azienda produce poco meno di 800 ettolitri. L’intento è quello di non sciupare, ma trasformare, senza troppo alterare, il già meraviglioso lavoro compiuto dalla natura, trasformando l’uva in vino.
L’effetto di questa filosofia si ritrova nell’offerta dei vini di Petrolo, tutti di alto livello, e in continua tensione verso la massima qualità.
A Petrolo non esiste un vino base, esistono solo grandi vini: questa la mission aziendale.
Fedele a questi principi, l’azienda è cresciuta puntando solo su etichette in grado di garantire un’alta qualità e, allo stesso tempo, fornendo un’idea coerente con l’identità della tenuta. Per fare un grande vino occorre la coincidenza di più fattori: condizioni pedoclimatiche speciali, un lavoro delicato e consapevole in vigna e in cantina e anche una buona dose di fortuna.
Grazie alla convivenza delle vigne con i boschi, gli olivi e i giardini piantati dall’uomo e alla composizione del terreno, Petrolo costituisce un microcosmo con condizioni uniche, che concorrono a bilanciare perfettamente le diverse varietà delle uve.